Siete pronti a tornare nell’arena? Suzanne Collins e Scholastic hanno annunciato che il 2025 sarà l’anno dell’arrivo sugli scaffali di un nuovo libro prequel della saga di Hunger Games.
Just Announced: A NEW Hunger Games novel by Suzanne Collins coming March 18, 2025! Pre-Order today! #TheHungerGames pic.twitter.com/Se7LdU8atv
— Scholastic (@Scholastic) June 6, 2024
Sunrise on the Reaping (letteralmente “L’alba della mietitura”, non sappiamo ancora quale sarà la versione del titolo in italiano) riporterà i fan in un periodo che ha influenzato la trilogia originale: il romanzo si concentrerà, infatti, su una delle battaglie più importanti della storia di Panem, ambientata durante i Second Quarter Quell, gli Hunger Games in grande stile vinti dal giovane Haymitch Abernathy, che nella trilogia originale è il mentore della protagonista, Katniss Everdeen.
Ecco cosa sappiamo di questo romanzo di Hunger Games incentrato su Haymitch in arrivo nel 2025.
Il 18 marzo 2025, i fan avranno un resoconto completo dei cinquanta Hunger Games. Si tratta di una delle edizione dei Giochi più importanti di sempre: quella in cui Haymitch diventa un vincitore, ma solo di nome. Il nuovo libro sarà ambientato 24 anni prima del romanzo originale (e quattro decenni dopo “La ballata dell’Usignolo e del Serpente”) e inizierà nello stesso modo: la mattina della mietitura dei Giochi.
“Suzanne Collins l’ha fatto di nuovo, riportandoci nel mondo di Panem per porci domande importanti sul nostro mondo”, ha dichiarato Ellie Berger, Presidente di Scholastic Trade, nell’annuncio ufficiale del libro. “L’alba della mietitura” è un libro straordinario, che porta nuova complessità, prospettiva e rivelazioni a una parte della storia di Hunger Games che i lettori desideravano conoscere meglio”.
Nel comunicato, la Collins ha condiviso l’ispirazione alla base del suo nuovo ingresso nel mondo di Hunger Games. “Con “L’alba della mietitura” mi sono ispirata all’idea di David Hume sulla sottomissione implicita e, nelle sue parole sulla “facilità con cui i molti sono governati dai pochi””, ha detto. “La storia si prestava anche a un’immersione più profonda nell’uso della propaganda e nel potere di chi controlla la narrazione. La domanda ‘Vero o non vero?’ mi sembra ogni giorno più pressante”.